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20 settembre 2008

Ma voi vi fidate del TomTom?

Gli uomini possono essere suddivisi in due categorie, automobilisticamente parlando: quelli con il senso dell'orientamento e quelli che mentre guidano sono sempre impegnati a litigare con la moglie per una indicazione tardiva o per l'ennesima e inevitabile inversione di marcia. Ne e' prova il libro che mi e' stato regalato qualche anno fa e che mi sono divertito a leggere intitolato: Perche' le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere? Per quanto riguarda le donne, quelle sono e restano un mistero, ma il problema degli uomini e' un chiaro e semplice caso di psicologia clinica: fermarsi a chiedere indicazioni equivale a esternare pubblicamente la propria appartenenza alla seconda categoria, una sorta di castrazione automibilistica, uno smacco da cui non ci si puo' riprendere facilmente.

Io appartengo alla seconda categoria, e' innegabile e non posso fare nulla per nasconderlo. Il mio senso dell'orientamento e' nullo sia quando sono alla guida dell'auto sia quando gironzolo a piedi. Quando qualche hanno fa', i prodigi della tecnica hanno reso disponibile, oltre al Viagra, anche il navigatore satellitare, mia moglie ed io abbiamo deciso di dotarci di questa protesi dell'apparato vestibolare per rendere piu' piacevoli le nostre escursioni in auto e anche piu' duraturo e stabile il nostro rapporto di coppia.

Essendo uno scienziato, non ho potuto fare a meno di metterlo alla prova: cosi' ho chiesto all'amico TomTom di portarmi da un punto A ad un punto B, entrambi ben noti con il risultato che il percorso individuato dalla macchina era completamente differente da quello che io, nonostante il mio inesistente senso dell'orientamento, avrei scelto. Detto questo, non sempre mi fido ciecamente delle indicazioni automatiche, e spesso lascio che la mia esperienza prenda il sopravvento.

Volete un altro esempio? In settimana sono stato a Strasburgo, la bella cittadina europea, nel cuore dell'Alsazia sul confine tra Francia e Germania. Tengo a precisare che a Strasburgo e dintorni sono gia' andato almeno una quindicina di volte, sia come autista sia come passeggero. Nonostante questo, mercoledi' mattina quando sono partito, il fido amico TomTom mi guardava dalla sua postazione appiccicata al parabrezza dell'auto. E' andato tutto bene fino a Basilea, quando mi accorgo che il GPS vorrebbe mandarmi a prendere l'autostrada francese. Il mio sistema immunitario ha subito rigettato il consiglio, perche' sin dalla prima volta che sono stato in Alsazia, ho sempre percorso l'autostrada parallela in territorio tedesco. Pochi istanti dopo, il navigatore ha dovuto adeguarsi alla mia decisione e ha ricalcolato il tragitto in base alla mia scelta. Con mia grande soddisfazione ho notato che il tempo stimato all'arrivo e i chilometri restanti sono si' aumentati, ma solo di poche unita'. Arrivo a Strasburgo tutto contento e in perfetto orario. Ben fatto!



Ieri sera, mentre ero a cena con amici francesi, giusto per curiosita', domando: Secondo voi e' meglio l'autostrada francese o quella tedesca? Rispondono: Mille volte quella francese! Aggiungo per conferma Dite cosi' perche' siete francesi e loro insistono snocciolandomi una litania di buoni motivi per cui il tratto francese e' meglio. Forse l'unico vantaggio dell'autostrada tedesca e' la possibilita' di incontrare le spericolate autovetture della squadra speciale Cobra 11. Cosi' questa mattina, dovendo rientrare alla base, decido di provare l'autostrada francese e mi metto nelle mani del navigatore.

Non ci crederete, forse per ripicca, ma il simpatico TomTom mi ha guidato attraverso Strasburgo fino a all'imbocco dell'autostrada tedesca! Mi scappa da ridere!!

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3 commenti:

  1. Forse tramite il condizionamento operante del comportamentista skinner, l'intelligentte tom tom "ricordava" la strada che avevi preferito percorrere all'andata. Avevi forse mandato qualche scossa elettrica terrorizzante a Ranzani?

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  2. Io consapevolmente non ho inviato nessuna scossa elettrical al Ranzani (per chi non lo sapesse e' la voce del mio TomTom), ma per un momento anch'io ho pensato che la macchina avesse un'IA (intelligenza artificiale) e stesse imparando dai suoi (o miei) errori.

    Conosci un bravo psicoterapeuta per navigatori satellitari?

    RispondiElimina
  3. Il satellitare puo essere impostato per seguire il percorso piú breve o il piú rapido. E spesso nn e' lo stesso...

    RispondiElimina

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