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31 maggio 2011

Le webcam sulla centrale di Fukushima


Il titolo dice praticamente già tutto. Qui sotto trovate una raccolta di webcam che riprendono in tempo reale la centrale. Man mano che ne verranno installate delle altre le aggiungeremo qui sotto. Segnalatecele nei commenti.



La webcam di TEPCO sul reattore 1






La webcam di TEPCO sul reattore 4






La webcam di TBS / JNN


28 maggio 2011

Le valutazioni di dose di IRSN e l'impatto dell'evacuazione


L'Istituto per la Radioprotezione e la Sicurezza Nucleare Francese (IRSN) ha preso veramente a cuore l'incidente di Fukushima e si sta prodigando nella documentazione degli eventi, nello studio sull'impatto che questo avrà sulle popolazioni limitrofe e sta portando avanti campagne di misure e di simulazioni parallele a quelle del governo Giapponese.  Il 23 maggio, a 66 giorni dall'incidente, l'IRSN ha rilasciato un nuovo studio sulla valutazione della dose per irraggiamento esterno alla popolazione estendendola ad un anno e confrontando questi numeri con vari scenari di evacuazione.

Il documento originale di 28 pagine in lingua francese lo trovate a questo indirizzo, qui una versione in lingua inglese, e grazie all'impegno di ValerianoB e AnonimaFrancese potete anche leggerlo in italiano scaricando il PDF da qui. Ovviamente non si tratta di una traduzione ufficiale, visto che non è stata riveduta dagli autori, però se volete potete sempre confrontarla con gli originali.

Stime di dose per il primo anno e per l'intera vita

I ricercatori francesi hanno preso cesio-134/137 come rappresentativi della frazione volatile dei prodotti di fissione e che sono stati immessi in atmosfera a partire dall'11 marzo scorso. Hanno calcolato in proporzione anche gli altri isotopi volatili e in base alle informazioni raccolte da DOE e MEXT hanno costruito la mappa di deposizione totale del cesio che vedete nella mappa qui a fianco. A questa mappa hanno sovrapposto quella di dose stimata al primo anno da MEXT e confrontando le curve di isodose per 5, 10 e 20 milliSv hanno ricavato un coefficiente che gli permette di passare dalla concentrazione di cesio alla dose potenzialmente assorbita dalla popolazione all'interno della curva.  In questo modo si è giunti alla tabella 1 che mette in relazione le varie zone (colori) mostrate sulla cartina con la dose che potenzialmente potrebbe assorbire la popolazione e anche la quantità di popolazione che vive in quelle aree.


Il dato della popolazione esclude i cittadini che sono stati evacuati da subito all'interno della circonferenza di 20 km di raggio. Questa tabella ci fa una stima di dose esterna dopo un anno, ma i ricercatori francesi hanno fatto una stima della composizione isotopica del fall-out e tenendo conto della vita media hanno estrapolato questa tabella a 10 anni e a 70 anni, ovvero l'intera vita di un ragazzino di oggi.


Vedete che la dose assorbita in 10 anni non è 10 volte quella del primo anno, proprio a causa del decadimento dei contaminanti con vita più breve. Nel conteggio della popolazione non sono state fatte previsioni e il numero è quello congelato alla data attuale. Queste stime tengono conto solo del contributo per irraggiamento esterno e quindi devono essere aggiornate con la dose da irraggiamento interno e assorbimento di contaminanti radioattivi che però dipende fortemente dal tipo di deposito e dalle abitudini alimentari. E' possibile che nelle zone dalla verde in su si arrivi ad una dose vitalizia superiore (o molto superiore) ai 200 milliSv che sono ritenuti da UNSCEAR come limite tra le dosi dette deboli e quelle intense. Queste dosi potrebbero essere accumulate da circa 70 mila persone di cui, stando alla media giapponese, 9500 sono bambini da 0 a 14 anni.

L'impatto dell'evacuazione

La misura di base per la radioprotezione della popolazione è l'evacuazione d'emergenza. Questa ha ovviamente dei disagi, ma ha anche il vantaggio di ridurre notevolmente la frazione di di popolazione che riceve dosi elevate. La Commissione Internazionale della Radioprotezione (ICRP) ha stabilito un regolamento per la definizione della zona di evacuazione da applicare in base alle informazioni disponibili e alle simulazioni computerizzate. ICRP richiede che avvenga evacuazione obbligatoria per tutte quelle zone dove la dose prevista al primo anno è superiore a 100 milliSv, ma lascia margine di libertà nello stabilire il limite inferiore per la definizione dell'evacuazione che può andare da 20 a 100 milliSv.

Partendo da quanto detto sopra e guardando la cartina si vede che la popolazione minima da evacuare è di 2200 persone oltre a quelle già evacuate, ma che potrebbe essere estesa ad altre 26 mila persone.

I ricercatori francesi hanno anche fatto un confronto molto interessante con l'incidente di Chernobyl. La popolazione giapponese che vive nell'area di Fukushima è stata raggruppata in funzione della dose ricevuta (stima) nei prossimi 4 anni. Uno cosa analoga è stata eseguita sulla popolazione di 270 mila persone presenti nella zona più contaminata nei pressi della centrale di Chernobyl e i due istogrammi sono messi a confronto nel grafico qui sotto.


La popolazione di Fukushima esposta ad una dose superiore ai 100 milliSv in quattro anni è maggiore rispetto a quella che ha ricevuto la stessa dose in Ucraina.

Il governo Giapponese ha però dichiarato zona di evacuazione tutto il territorio dove si andrà ad accumulare una dose superiore ai 20 milliSv come prescritto da IRCP. Questa definizione non è partita dal primo giorno dell'emergenza, ma è arrivata 3 mesi dopo il rilascio iniziale, ma va ad abbattere di parecchio la dose assorbita dalla popolazione come rappresentato in questo grafico.

In altre parole spostando la gente dalle zone "calde", la dose assorbita in 4 anni sarà dominata da quanto assorbito in questi primi tre mesi e di fatto rende la dose totale assorbita dall'interezza della popolazione molto al di sotto dell'incidente di Chernobyl.


Conclusioni

Le dosi stimate per irraggiamento esterno nei pressi della centrale di Fukushima potrebbero raggiungere e superare i 100 milliSv nel primo anno e circa 70 mila persone potrebbero raggiungere 200 milliSv nell'arco della loro vita. Questa proiezione non tiene conto di irraggiamento e contaminazione interna.

La dose esterna collettiva ricevuta su 4 anni dalla popolazione di 270mila persone di Chernobyl è stata di 7300 Sv*persona, quella stimata per Fukushima, senza attuare ulteriori misure di evacuazione, sarebbe di 4400 Sv*persona, ovvero il 60% di Chernobyl. 

L'estensione dell'evacuazione della popolazione (come già in programma) entro 3 mesi dall'incidente ridurrebbe la dose esterna collettiva a 800 Sv*persona ovvero una riduzione dell'82% delle conseguenze radiologiche dell'incidente.

26 maggio 2011

Archivio notizie su incidente nucleare Fukushima (da 20/05/2011 a 26/05/2011)



Per visualizzare le notizie di ogni singola giornata è sufficiente cliccare sul link sotto la data corrispondente.

Venerdì 20 Maggio
Clicca per leggere gli aggiornamenti del 20 maggio 
  • 20/05/2011 - 6:00: Non ci sono notizie tecniche sul sito di TEPCO al momento in cui scriviamo questo aggiornamento. Abbiamo soltanto tre lanci di agenzia da NHK riguardo la centrale. In primo luogo, NHK riassume la situazione trovata dagli operatori della centrale all'interno dei reattori 2 e 3. Per il reattore 2, il grosso ostacolo è rappresentato dalla elevata temperatura e il vapore, per i quali si crede di poter porre rimedio installando al più presto un sistema di raffreddamento con ricircolo per la piscina del combustibile spento. Ricordiamo che il reattore 2 è l'unico ad avere ancora l'edificio esterno intatto e che il raffreddamento della piscina avviene iniettando ad intervalli più o meno regolari acqua attraverso una condotta di che arriva alla vasca. Di fatto il raffreddamento avviene per evaporazione, ovvero l'acqua "fresca" aggiunta viene riscaldata e lasciata evaporare e questa potrebbe essere una spiegazione di questi elevati livelli di umidità. Un simile comportamento potrebbe accadere per la vasca di soppressione, che sappiamo poter essere danneggiata e la temperatura dell'acqua ivi contenuta si aggira intorno ai 66 gradi (dati). Nella grafica qui sotto possiamo vedere un riassunto della situazione che gli operatori hanno trovato all'interno.
  • I numeri nei cerchi rappresentano i punti dove sono state scattate le fotografie, mentre crediamo che i numeri senza cerchio rappresentino la misura di rateo di dose in milliSv/h. Quest'ultima è una nostra supposizione visto che non ne abbiamo trovato conferma. Le fotografie sono disponibili sul sito TEPCO e anche a questo indirizzo per una consultazione più veloce.
  • Per il reattore 3, la situazione è ben diversa. Non c'è accumulo di vapore perché non ci sono pareti esterne, ma potrebbero essere gli alti livelli di radiazione a rallentare i lavori. La condotta che si vorrebbe utilizzare per effettuare iniezioni di azoto per stabilizzare il reattore ha un rateo di dose a contatto di 160 - 170 milliSv/h il che di fatto impedisce il lavoro in sicurezza per gli operatori. Sarà necessario intervenire schermando la tubatura e mettendo in pratica tutte le possibili tecniche per ridurre l'esposizione (NHK). Speriamo di potervi presto riportare una grafica simile anche per il reattore 3.
  • 20/05/2011 - 13:00: TEPCO ha rilasciano una nuova mappatura della dose all'interno della centrale. Il documento è visibile in questo file PDF  e nell'immagine qui sotto. Queste mappe sono fondamentali quando si eseguono lavori con esposizione a radiazione ionizzante, perché oltre a rendere consapevole il lavoratore dei vari punti "caldi", permette anche di ottimizzare il piano di lavoro. 

  • Altre due squadre sono entrate all'interno del reattore 1. La prima squadra di due persone è per rimasta circa  1 ora e il loro scopo principale era la verifica della presenza di acqua negli scantinati. Hanno trovato acqua per 4.2 metri di altezza. Questo numero non si discosta di molto dalla stima iniziale che noi dell'unico-lab avevamo fatto il 16 maggio. Ricordiamo che quest'acqua è quasi sicuramente contaminata poiché non si può escludere sia venuta in contatto con combustibile nucleare fuso e che TEPCO prevede di riutilizzarla per raffreddare il nocciolo (o quello che ne rimane) dopo averla almeno parzialmente decontaminata.
  • La seconda squadra di 4 operatori è entrata subito dopo ed è rimasta all'interno per circa 90 minuti con lo scopo principale di effettuare una precisa planimetria dosimetrica delle pian terreno. (NHK)
  • 20/05/2011 - 17:00: In un comunicato stampa di TEPCO si annuncia la decisione ufficiale sul futuro a lungo termine della centrale di Fukushima Daiichi. La direzione di TEPCO ha deciso che il futuro per i reattori dall'1 al 4 sarà la disattivazione definitiva, ovvero una volta che saranno riusciti a stabilizzare i reattori non si procederà con la loro riparazione, ma si è deciso per un completo smantellamento. Questa è una decisione praticamente scontata (aggiungiamo noi) perché è praticamente impensabile mettersi a restaurare quegli impianti che sono stati pesantemente danneggiati dalle esplosioni, dalla mancanza di raffreddamento e dall'uso di acqua salata. Viene altresì terminato sul nascere il piano di costruzione di altri due reattori che erano progettati per Fukushima Daiichi, la motivazione è che difficilmente la popolazione locale potrà accettare la costruzione di nuovi impianti nel sito. Vengono anche citati i reattori 5 e 6, oltre ai 4 di Fukushima Daini, ma non è ben chiaro quale sarà il loro futuro. Viene detto che si è riusciti ad ottenere una condizione di spegnimento freddo e che per il momento si farà il possibile per mantenerla, ma non è chiaro se verranno riaccesi quando la fase critica sarà terminata. L'impressione è che vogliano vedere come e in che arco di tempo si riuscirà a mettere sotto controllo la situazione dei quattro reattori, prima di prendere una decisione definitiva per gli altri.
  • Dalla conferenza stampa di TEPCO veniamo a conoscenza di alcuni interessanti parametri tecnici. Cominciamo con il pompaggio dell'acqua contaminata e i corrispettivi livelli di accumulo.
    • Per l'unità 1 non è attualmente in corso nessun trasferimento di acqua e nessun impianto è stato installato. C'è acqua sia nel locale turbine sia nel pozzetto verticale di fronte, ma il livello non ha subito variazioni negli ultimi giorni.
    • Per l'unità 2 il trasferimento avviene dal pozzetto verticale all'edificio principale dell'unità di trattamento dei rifiuti ed è in corso dal 19 aprile. Il livello di acqua nel pozzetto è sceso di 10 mm rispetto a ieri mentre è rimasto invariato nel locale turbine.
    • Per l'unità 3 il trasferimento avviene dall'edificio turbine ad un altro edificio dell'unità di trattamento dei rifiuti ed è in corso dal 17 maggio. Il livello di acqua sia nel locale turbine sia nel pozzetto verticale è sceso di 10 millimetri rispetto alla misura di ieri.
    • Per l'unità 6 il trasferimento avviene solo quando necessario e richiesto verso una cisterna temporanea. Né ieri, né oggi è stata trasferita acqua.
  • Per quanto riguarda il raffreddamento, abbiamo i valori delle portate di acqua iniettata. Per il reattore 1, siamo a 6 metri cubi l'ora, per il numero 2 siamo a 7, mentre per il numero 3, la portata del sistema antincendio è mantenuta a 9 tonnellate l'ora, mentre è stata aumentata a 12 del circuito primario, per un totale di 21 metri cubi all'ora. Nei grafici qui sotto le temperature nella parte alta e bassa degli RPV dei reattori 1, 2 e 3, per quest'ultimo ci aspettiamo una forte diminuzione nella lettura di domani a causa dell'aumento della portata. Per il reattore numero 2 è solo da qualche giorno che abbiamo entrambe le letture di temperatura.

  • Passiamo ad un aggiornamento sulla situazione radiologica. Iniziamo con i dipendenti della centrale. In un articolo apparso qualche giorno fa su Yomiuri e anche ripreso nei nostri commenti si avanzano dubbi circa i controlli radiologici effettuati sul personale in servizio presso la centrale di Fukushima in particolare per quanto riguarda la contaminazione interna. L'articolo in sé ci è apparso un po' contraddittorio e non completamente trasparente, ma la cosa più importante è che  il ministero della salute giapponese ha deciso di istituire un ufficio apposito per effettuare controlli radiologici sui lavoratori della centrale. Il fatto che oltre a TEPCO ci sarà anche un ufficio ministeriale a controllare e a programmare l'esposizione del personale dovrebbe essere garanzia di maggior tutela (NHK).
  • Altra notizia importante per i lavoratori della centrale è il risultato dell'analisi della presenza di plutonio in aria. I risultati sono negativi come evidenziato dal rapporto della Japan Chemical  Analysis Center. Ricordiamo che l'inalazione è la via più pericolosa di immissione di plutonio nell'organismo poiché esiste una correlazione diretta con lo sviluppo di alcune forme tumorali. Il fatto che non ci sia plutonio nell'aria è decisamente una buona notizia per i lavoratori.
  • Sul sito del ministero della salute è apparso il bollettino con i risultati della contaminazione alimentare della giornata di ieri (19 maggio). Sono stati analizzati 82 alimenti di cui 7 sono stati trovati sopra i limiti di legge per cesio o iodio e 33 comunque contaminati ma sotto i limiti.
  • 20/05/2011 - 18:30: TEPCO ha rilasciato i dati relativi alla contaminazione dell'acqua nei pressi dei reattori. Vi riportiamo il grafico congiunto dei quattro punti critici. Vedete che è rimasta pressoché stabile la contaminazione al reattore 3 dove ieri il suo innalzamento aveva fatto pensare ad una possibile nuova perdita.

  • 20/05/2011 - 22:00: Torna un aggiornamento sulla situazione del mare sul sito di MEXT. Questa volta contiene indagini eseguite dal 9 al 14 maggio su una vasta zona di mare che copre ben più dei 30 km dalla costa. Vedete che in nessuno dei campionamenti, né in superficie né sul fondo è stata trovata concentrazione rivelabile di iodio e cesio radioattivi (foto di sinistra). Se invece ci concentriamo sulla zona della centrale possiamo controllare i valori di contaminazione usando i dati TEPCO e graficati da MEXT relativi al 18 maggio (cartina di destra).


Sabato 21 Maggio
Clicca per leggere gli aggiornamenti del 21 maggio 
  • 21/05/2011 - 9:00: Nella notte italiana, alcuni dei nostri lettori hanno avuto la possibilità di vedere in diretta l'arrivo della mega-float, ovvero una chiatta gigantesca in grado di contenere fino a 10mila tonnellate di acqua. La chiatta, che in questo momento è all'interno del porticiolo della centrale, verrà collegata con il resto delle cisterne adibite allo stoccaggio dell'acqua lievemente contaminata. Ricordiamo che i sistemi di decontaminazione forniti da Areva sono già sul sito dal 6 maggio e in corso di installazione. L'inizio delle operazioni di bonifica dell'acqua potrebbero iniziare già con il prossimo mese. 
  • Lo stato della situazione aggiornato presentato da TEPCO è piuttosto scarno e ci comunica che hanno dovuto sospendere causa vento le operazioni di iniezione acqua con la gru nella piscina del reattore 1. Speriamo proprio che al più presto verranno installati sistemi a ri-circolo e che non richiedano l'uso delle gru per il raffreddamento delle piscine. Il primo reattore che verrà dotato di questo sistema dovrebbe essere il numero 2, in cui è già anche in funzione l'immissione di acqua attraverso tubazioni.
  • Nell'aggiornamento di ieri sera avevamo messo in evidenza l'aumento della portata di acqua nel reattore 3, questa mattina TEPCO ci comunica che ha abbassato la portata del sistema anti-incendio da 9 a 6 metri cubi all'ora. Dovrebbe essere invariata la portata dell'altro sistema (12 m3/h) per un totale quindi di 18 m3/h. Vedremo gli effetti sulla temperatura del RPV.

La contaminazione dell'acqua marina

Di sicuro tra i più disastrosi incidenti nucleari della storia, Fukushima è stato anche il primo a causare una forte contaminazione dell'ambiente marino, se si escludono le contaminazioni avvenute a seguito delle esplosioni di armamenti militari a scopo di test e dimostrazione. Quanto questa contaminazione sia importante per l'ecosistema e come potrà influenzare la catena alimentare è stato cuore di un documento di IRSN (Istituto Francese per la Sicurezza Nucleare) di cui vi riportiamo la traduzione in italiano a cura di AnonimaFrancese e di ValerianoB. Il testo originale lo trovate a questo indirizzo.  Un ringraziamento particolare ai nostri due traduttori ufficiali. 

Leggi il resto...


    • 21/05/2011 - 17:00: Sempre restando sul tema dell'acqua di mare andiamo ad analizzare la situazione della contaminazione misurata nei pressi dei 4 reattori di Fukushima.

    • Durante le operazioni di rimozione rottami e la mappatura radiologica del sito è stato individuato un altro detrito con un rateo di dose a contatto di circa 1 Sv/h. Lo vedete in questa fotografia rilasciata da TEPCO.

    • 21/05/2011 - 23:00: Dopo un paio d'ore di down-time, torna on line il sito di TEPCO. Come prima cosa abbiamo individuato sulla planimetria radiologica il detrito da 1 Sv/h identificato nella fotografia qui sopra. Si trova, anche questa volta, nei pressi del reattore 3, tra l'edificio del reattore e il quadratino giallo con la scritta Elephant.

    • Concludiamo, visto che oggi è stata una giornata in gran parte dedicata alla contaminazione marina, con la mappa contenente le misurazioni effettuate da TEPCO e riportate sulla cartina da MEXT. Si riferiscono al 19 maggio.

    Domenica 22 Maggio
    Clicca per leggere gli aggiornamenti del 22 maggio 

    • 22/05/2011 - 8:00: TEPCO comunica ufficialmente a NISA lo stato della perdita di acqua dal pozzetto del reattore 3. Non si tratta di una nuova perdita, ma di quella identificata l'11 maggio (ne abbiamo parlato il 12) e che è stata sigillata lo stesso giorno. In questo rapporto TEPCO presenta una sua stima circa la quantità di acqua sversata e il contenuto radioattivo. La stima sulla quantità di acqua è stata effettuata esattamente allo stesso modo utilizzato per la perdita simile avvenuta al reattore 2 (vedi). In totale TEPCO stima una perdita di 250 tonnellate di acqua contenente 2E13 Bq di attività totale di cui 8.5E11 Bq di iodio 131 e il resto di cesio. Per confronto la perdita dal 2 aveva provocato lo sversamento di 520 metri cubi di acqua con un'attività totale di 4.7E15 Bq, cioè più del doppio del volume e con una attività 235 volte maggiore. 
    • Nella diapositiva qui sotto trovate il piano per evitare che una simile perdita si ripeta per la terza volta. Innanzitutto sono stati individuati tutti i pozzetti che possono essere in comunicazione con l'acqua contenuta nei reattori o nei locali turbine. Questi sono stati o sono attualmente in fase di chiusura preventiva. Vedete anche la disposizione delle barriere e dei sacchi di zeolite per la rimozione dei contaminanti dall'acqua.
    • Da un altro documento sottomesso da TEPCO a NISA possiamo fare un breve riassunto della situazione delle grosse perdite d'acqua nell'oceano.

      LuogoVolumeAttività% in oceano
      Perdita reattore 2 520 m34.7E15 Bq99.9%
      Acqua "poco contaminata" 10393 m31.5E11 Bq100%
      Perdita reattore 3 250 m32.0E13 Bq0%

      L'ultima colonna della tabella ci dice quale frazione di questa acqua contaminata possa aver raggiunto l'oceano aperto. Nel caso del reattore 2, le barriere sono state montate troppo tardi per fermare il grosso del flusso di contaminanti, mentre per il 3 si presume che le barriere abbiano contenuto nel porto praticamente tutto quanto sversato. L'acqua debolmente contaminata è stata scaricata direttamente nell'oceano. Nel documento c'è un errore, per il reattore 3 si cita 2.0E15 Bq al posto di 2.0E13Bq dichiarati nel documento precedente. Sulla base dei numeri forniti, abbiamo ripetuto i conti e il valore corretto è 2.0E13Bq.
      A questi dati segue un piano di monitoraggio marino, di cui vi riportiamo quasi quotidianamente l'andamento e che trovate riassunto in questo documento, mentre l'immagine qui sotto rappresenta la simulazione al computer dello sviluppo temporale della concentrazione di contaminanti.
    • E' stata condotta l'analisi per la ricerca di uranio in un campione di terreno prelevato nella centrale nella stessa posizione in cui era stato trovato plutonio. E' stato trovato uranio in quantità identiche a quelle delle concentrazioni naturali (a differenza del plutonio, l'uranio esiste in natura) e la distribuzione isotopica è esattamente quella naturale e quindi conferma che l'origine non può essere l'emergenza in corso. Le analisi sono state effettuate dalla Japan Chemical Analysis Center e in questo documento trovate i numeri. Non fatevi ingannare dalle unità di misura: i risultati degli esami sono in Bq/kg, mentre i valori di riferimento in Bq/g, quindi dovete moltiplicare i secondi per 1000 per fare un confronto diretto. 
    • 22/05/2011 - 12:00: Secondo NHK, l'iniezione di azoto nel PCV del reattore 1 sarebbe stata interrotta per alcune ore (3). Le cause di questa interruzione non voluta sono ancora sconosciute e sembra che gli operatori non se ne siano accorti da importanti variazioni dei parametri del reattore. Infatti la pressione all'interno del PCV è solo leggermente scesa ed è stata ripresa l'iniezione utilizzando equipaggiamento di scorta. Il modo in cui viene prodotto azoto e come viene iniettato era già stato presentato su queste pagine (6 aprile) quando l'iniezione ha avuto inizio e ve lo riportiamo qui per semplicità e chiarezza. 
    • L'iniezione di azoto iniziata il 6 aprile era stata interrotta solo per qualche ora il 9 aprile al fine di cambiare la purezza del gas iniettato. Il fatto che la pressione del reattore 1 non abbia mostrato importanti incrementi nell'ultimo mese ci fa supporre che ci sia una perdita. Trattandosi di un gas questa perdita non deve essere necessariamente un buco macroscopico, ma potrebbe anche essere una guarnizione tra pareti mobili di cemento che a causa del terremoto e dell'eccessiva temperatura all'interno del PCV non sta più facendo la sua funzione. 
    • 22/05/2011 - 18:30: TEPCO ci consegna i risultati dell'ispezione avvenuta nel reattore 1 con l'ausilio della gamma camera. Questo è uno strumento in grado di rivelare i raggi gamma attraverso un sensore sensibile alla posizione e un sistema di collimazione. In pratica è possibile sovrapporre un'immagine ottenuta nello spettro del visibile (quella che i nostri occhi vedono) con un'immagine che ci mostra il livello di radiazioni per ogni punto. Qui sotto vi riportiamo le due immagini rilasciate e scattate all'interno del piano terra del reattore. Le immagini non sono un granché specie per quanto riguarda la risoluzione spaziale, ma danno un'indicazione dei punti "caldi" da cui tenersi alla larga. L'unità di misura della scala cromatica, sono i CPS, ovvero i conteggi per secondo e rappresenta il numero di gamma che hanno colpito il sensore per ogni secondo. 
    • Al fine di determinare il rateo di emissioni dai reattori in termini di vapori e pulviscolo radioattivo, nella giornata di domani (per il reattore 1) e dopo domani (per il reattore 4) sono programmati le analisi del pulviscolo e dell'aria sulla parte alta degli edifici dei reattori che sono andati distrutti. Qui sotto vi riportiamo lo schema del campionamento e i punti individuati per entrambi i reattori. 
    • L'idea è quella di utilizzare la gru per le gettate di cemento attualmente utilizzata per questi due reattori (soltanto) per buttare acqua nelle piscine del combustibile esausto e di attaccare un rivelatore per il campionamento degli elementi volatili e del pulviscolo. La misura dovrebbe durare una ventina di minuti, dopo di che il filtro verrà analizzato per la ricerca dei radioisotopi presenti.
    • Sempre da TEPCO veniamo a conoscenza di alcuni parametri tecnici dei reattori, in particolare la situazione dell'acqua accumulata e del corrispettivo trasferimento.
      • Per l'unità 1 non sono attualmente in corso operazioni di trasferimento liquidi contaminati e il livello dell'acqua nel pozzetto e nell'edificio turbine è rimasto invariato rispetto all'ultima valutazione.
      • Per l'unità 2 il trasferimento continua dal 19 aprile scorso dal pozzetto verticale all'impianto centrale per il trattamento dei rifiuti, il livello nel pozzetto è calato di un 1 cm rispetto al 19 maggio*, mentre è invariato quello dell'edificio turbine. (*) Il documento riporta 19 maggio, ma questa data è incompatibile con quanto precedentemente affermato, riteniamo possa trattarsi di un errore di "copia/incolla" e debba essere interpretato come 21 maggio. 
      • Per l'unità 3 il trasferimento è in corso dal 17 maggio scorso dal locale turbine ad un altro edificio dell'impianto per la gestione dei rifiuti e il livello dell'acqua si è abbassato di 1 cm sia nel locale turbine sia nel pozzetto rispetto alla rivelazione del 21 maggio. 
      • Per l'unità 6 sono stati trasferiti 80 m3 di acqua verso cisterne temporanee e non sono previsti ulteriori trasferimenti per la giornata di domani.
    • Per quanto riguarda le portate d'acqua di raffreddamento, al momento stanno iniettando 6 m3/h nel reattore 1, 7 nel reattore 2 e 18 (6+12) nel reattore 3 attraverso i due sistemi utilizzati (anti-incendio e linea dell'acqua primaria). 
    • Circa l'iniezione di azoto, ci viene confermato che per il PCV del reattore 1, è tutto tornato nella norma con 28 m3/h di gas iniettato (il testo non specifica, quindi supponiamo si tratti di metri cubi standard, ovvero a pressione e temperatura ambiente). Lo stesso documento dice che anche per il reattore 2 e 3 è iniziato il pompaggio di azoto con lo stesso flusso. 
    • Mentre stanno eseguendo analisi isotopiche dettagliate delle acqua prelevate dalle piscine del combustibile spento del reattore 4 (campione del 12 aprile), del reattore 2 (campione del 16 aprile) e del reattore 3 (campione del 8 maggio), ci viene anche comunicato che hanno prelevato un campione di aria e pulviscolo dall'edificio del reattore 1 da analizzare.
    • Passando alle fonti giornalistiche, NHK ci annuncia che TEPCO sarebbe intenzionata ad installare il sistema di raffreddamento della piscina del combustibile esausto del reattore 2 entro la prossima settimana, in modo da verificare se ne consegue un abbattimento del vapore all'interno dell'edificio. Non abbiamo immagini della piscina del reattore 2, ma l'edificio non essendo stato colpito da una forte esplosione nella parte alta, ci aspettiamo che questa non sia particolarmente danneggiata e che il sistema di ricircolo dell'acqua possa abbattere la temperatura della piscina piuttosto rapidamente. La temperatura normale per una di queste piscine è tra 30 e 40 gradi, in questi giorni è normalmente vicina a 90 gradi causando le forti evaporazioni visibili anche dalla web-cam.
    • Un'altra tegola starebbe per abbattersi su TEPCO e sulla gestione di questa emergenza. L'operatore potrebbe non aver seguito le procedure di sicurezza per il reattore 1 nella gestione dell'emergenza. NHK infatti è riuscita a procurarsi il manuale operativo (quello che contiene tutte le procedure da eseguire specifiche per un determinato reattore) dell'unità 1 e ha confrontato la successione degli eventi attraverso i dati forniti dall'operatore. Da questa preliminare indagine sembrerebbe che TEPCO abbia ritardato troppo la depressurizzazione del PCV facendo aumentare di conseguenza la concentrazione di idrogeno immesso nel piano tecnico dell'edificio del reattore. TEPCO non ha commentato la notizia e probabilmente attende le valutazioni anche di altri enti incaricati.
    • Stando alle previsioni meteorologiche, nei prossimi giorni dovrebbe esserci una circolazione d'aria tale da dirigere eventuali emissioni della centrale sulle zone interne del Giappone inclusa Tokyo. Questo non è per gettare nel panico chi ci legge dal Sol Levante, perché al momento le emissioni in atmosfera sono particolarmente limitate, ma noi controlleremo lo stato della deposizione radioattiva con maggior attenzione. I dati a nostra disposizione per la giornata di ieri (21 maggio) ci confermano che non c'è stata nessuna deposizione di contaminanti.
    • 22/05/2011 - 22:00: Aggiungiamo gli andamenti aggiornati ad oggi della concentrazione di iodio e cesio nell'acqua davanti ai quattro reattori all'interno delle barriere protettive che impediscono il rilascio verso il mare aperto. I dati odierni non presentano notevoli variazioni se non fosse per un leggere incremento di fronte al reattore 4 che comunque resta il più "pulito" di tutti.
    • Il sito da cui di solito recuperiamo i dati relativi alla temperatura dei reattori non è stato aggiornato durante il week end. Dalle tavole di TEPCO sappiamo che la temperatura questa mattina alle 6 (JST) nel reattore 3 era di 107.6 C nella parte alta e 102.2 in quella bassa, corrispondente ad un abbassamento di circa 5 gradi rispetto alla misura del giorno 20 maggio.  
      Lunedì 23 Maggio
      Clicca per leggere gli aggiornamenti del 23 maggio 
      • 23/05/2011 - 7:00: Il sito di TEPCO in versione inglese che di solito riportava i comunicati stampa con gli avanzamenti tecnici più o meno in tempo reale, non pubblica nessuna notizia di oggi questa mattina. Dalla versione giapponese, l'unica cosa su cui ci sentiamo sufficientemente sicuri da poterla pubblicare è la tavola con i parametri principali dei reattori alle 6 (JST) di oggi. Abbiamo evidenziato in giallo il riquadro con la temperatura nel reattore 3, che è scesa di qualche grado (3 - 4) rispetto alla misura precedente di 24 ore prima. 

      • Fonti giornalistiche ci comunicano che è disponibile un nuovo video all'interno della centrale. Su NHK ne potete vedere qualche frammento, ma speriamo di riuscire a recuperarlo in versione integrale al più presto e di pubblicarlo nella nostra playlist dedicata.  
      • Una notizia che farà discutere è che, stando a TEPCO, il terremo dell'11 marzo scorso, non avrebbe creato danni strutturali e perdite di funzionalità della centrale di Fukushima. In base ad un rapporto che TEPCO sta preparando e dovrebbe arrivare a NISA nelle prossime ore, si evidenzia come è stato lo tsunami a creare gran parte dei danni e a dar origine al blackout totale del sito e alla conseguente perdita di raffreddamento.
      • Altra notizia da NHK riguarda lo stato dell'evacuazione degli abitanti al di fuori della zona di 20 km di raggio dalla centrale, ma in un area con dose integrata superiore a 20 milliSv. Purtroppo la popolazione non sembrerebbe essere intenzionata a lasciare le loro abitazioni e non essendo l'ordine di evacuazione obbligatorio per legge, le autorità non hanno modo di obbligare gli abitanti a lasciare le loro case.
      • 23/05/2011 - 11:30: Abbiamo un importante comunicato da JAEA (Japan Atomic Energy Agency) circa la composizione chimica e una più approfondita analisi spettrale dell'acqua contenuta nei locali turbine dei reattori dall'1 al 4. La trovate nel dettaglio in questo documento. La cosa positiva è che gli elementi transuranici, in particolare il plutonio sono al di sotto della soglia di sensitività della misura.
      • Da TEPCO veniamo a sapere che la raccolta di aria e pulviscolo dalla parte alta del reattore 1 e già avvenuta come da programma, e ne è stata estesa la durata. Si era stimata un campionamento di 20 minuti, invece è stata estesa per circa 1 ora e 20 minuti. Tanto meglio.
      • Questa mattina (in Giappone), hanno iniziato l'iniezione di azoto gassoso nei reattori 2 e 3 con una portata di 28 metri cubi all'ora. Monitoreremo gli effetti sulla pressione del PCV. (TEPCO)
      • I nostri più attenti lettori avranno notato che questa mattina la web cam ha indugiato a lungo sul reattore numero 4. Il motivo è che oggi TEPCO ha iniziato i lavori di messa in sicurezza dell'edificio in particolare la piscina del combustibile esausto. Il piano dei lavori prevedeva per oggi l'accesso all'edificio e la schermatura di alcune parti particolarmente radioattive e quindi la rimozione di alcune pareti con lo scopo di installare una colonna portante in acciaio al di sotto della piscina. A breve dovrebbero comparire anche delle impalcature (NHK). I lavori dovrebbero terminare entro la fine di luglio in parallelo con l'installazione di un sistema a ricircolo con scambiatore di calore per abbassare la temperatura dell'acqua che resta ancora parecchio alta (80 gradi contro i circa 30 in condizioni normali)
      • 23/05/2011 - 17:00: La prima e più preoccupante notizia arriva dalla situazione dell'acqua. Infatti se il pompaggio dell'acqua accumulata nei locali interrati del reattore 2 e 3 continuerà con questo ritmo, le cisterne saranno piene tra 3 o 4 giorni (JapanToday). E' più o meno quello che ci aspettavamo in termini di capacità, e ora si pone un problema non indifferente: quando le cisterne saranno piene bisognerà sospendere il pompaggio dell'acqua fino quando non verrà fatto spazio per nuova acqua. Per fare spazio, si stanno installando nuove cisterne e soprattutto dovrebbe entrare presto in funzione anche il sistema di decontaminazione dell'acqua proposto da Areva. Ma tutto questo non sarà pronto prima della saturazione delle attuali cisterne il che equivale a dire: sospendere il pompaggio. Per qualche giorno si andrà avanti a pompare acqua nei reattori al ritmo attuale, valutando i livelli di accumulo. 
      • In base alle protezioni installate e alle opere per evitare che l'acqua stagnante finisca nel mare, ci dovrebbe essere sufficiente margine per poter continuare a pompare acqua di raffreddamento nei reattori, però diventa ancora più importante monitorare la situazione della contaminazione dell'acqua davanti ai reattori. Vedete il grafico con l'andamento temporale per le quattro unità nell'immagine qui sotto.

      • Riportiamo le temperature all'interno dei reattori dall'1 al 3 nei grafici qui sotto. Ricordiamo che per il reattore 3, in questi ultimi giorni, il flusso di acqua è stato fortemente aumentato per poter passare dal circuito anti-incendio a quello dell'acqua primaria in modo graduale. 
      • Nella giornata di oggi (sarà visibile nella temperatura a partire da domani), la portata dell'acqua nel circuito anti-incendio del reattore 3 è stata ulteriormente diminuita da 6 a 4 m3/h per un totale di 16 m3/h includendo il circuito principale dell'acqua. (TEPCO)
      • Per quanto riguarda la situazione del fall-out, forse vi ricorderete che ieri le previsioni del tempo davano vento verso l'entroterra con flussi d'aria da Fukushima verso la zona di Tokyo. Il dato aggiornato a questa mattina alle 9 (JST) sulle varie prefetture del Giappone (PDF) non mostra nessuna deposizione di materiale radioattivo sulla capitale nipponica. C'è una deposizione di 77 MBq/km2 di cesio-137 sulla prefettura di Saitama che non dista molto da Tokyo. Continueremo a valutare la situazione per i prossimi giorni.
      • Il ministero della salute ha modificato le restrizioni sugli alimenti (sollevandone una per una determinata zona). Prendetene visione a questo indirizzo.
      • Lo stesso ministero ci comunica i dati della contaminazione alimentare per i giorni 20, 21 e 22 maggio. Il 20 maggio sono stati analizzati 105 campioni, di cui 10 sono stati trovati sopra la soglia per il ritiro dal mercato e altri 29 leggermente contaminati. Il 21 maggio sono stati analizzati 64 campioni, nessuno sopra soglia e 9 contaminati sotto i limiti. Il 22 maggio altri 45 campioni analizzati, 12 sopra soglia e 7 contaminati, ma al di sotto dei limiti. Tra gli alimenti particolarmente contaminati ci sono i germogli di bambù e i funghi (shiitake) provenienti dalla prefettura di Fukushima. Anche le foglie di te (non processate) dalle prefetture di Chiba, Ibaraki e Fukushima, sono particolarmente contaminate rispetto ad altri generi alimentari.

      Martedì 24 Maggio
      Clicca per leggere gli aggiornamenti del 24 maggio 

      • 24/05/2011 - 7:00: Sui siti istituzionali non ci sono aggiornamenti tecnici, e questo è vero sia per le versioni internazionali in lingua inglese sia per quelle in lingua originale. Dalle notizie di ieri sappiamo che per oggi è atteso l'inizio della missione di IAEA, con lo scopo di capire quali sono state le cause dell'incidente e valutare eventuali responsabilità. 
      • Sui siti di informazione appare la notizia della fusione del reattore 2 e 3. TEPCO avrebbe rilasciato, come aveva già fatto per il reattore 1, una tempistica di come il danno alle barre di combustibile si sarebbe sviluppato nel corso delle prime ore dell'emergenza. Le stime per il reattore 2 sembrano indicare che la maggior parte del danno e della fusione sia avvenuta entro il 15 marzo, cioè all'incirca 100 ore dopo l'avvenuto arresto di emergenza dovuto al terremoto. Per il reattore 3 il processo potrebbe essere stato ancora più veloce e la gran parte del danno potrebbe essere avvenuta nelle prime 60 ore. La quantità di materiale fuso e ancora più importante lo stato dei contenimenti resta ancora da valutare. TEPCO afferma che se le letture di livello dell'acqua nei due reattori fossero accurate, allora difficilmente sarebbe potuto accadere una fusione completa. Più importante è che al momento il nocciolo o quello che ne rimane sembra rispondere positivamente al raffreddamento e quindi la gran parte è ancora contenuta nel vessel e anche sufficientemente raffreddata. (NHK)
      • Per iniziativa del governo è stata istituita una commissione indipendente guidata da un emerito professore dell'università di Tokyo Yotaro Hatamura con lo scopo di investigare quello che è successo a Fukushima e ovviamente evitare che un incidente simile possa verificarsi nuovamente nel futuro. Hatamura avrà accesso a tutti i dati e potrà intervistare chiunque ritenga necessario. La commissione dovrà produrre un documento finale entro l'estate 2012 e una valutazione di medio termine entro il prossimo dicembre (Kyodo)
      • Controllando i grafici con gli andamenti temporali dei parametri dei reattori ci siamo accorti di questa impennata nella lettura di dose nella parte asciutta del reattore 1 (linea rossa nel grafico accanto). La misura indica un qualcosa dell'ordine di 200 Sv/h per la parte secca, mentre l'andamento per la wet-well (schiacciato nel grafico) è intorno ad 1 Sv/h in costante diminuzione. Risalendo ai dati originali, con cui questi grafici sono riempiti, si trova che entrambi i sensori per il dry-well sono indicati come "guasti" e il loro valore è di 0.4 Sv/h per il sensore A e di 33.1 per il sensore B. Compatibili con il grafico, invece le misure per la wet-well. Non si può escludere si tratti di un errore da parte del gestore del sito http://atmc.jp/ 
      • 24/05/2011 - 10:30: Per chiarire la situazione con la misura di dose nel reattore 1, abbiamo inviato una email con richiesta di chiarimenti al gestore del sito  http://atmc.jp/. Andando a spulciare nel documento excel da cui costruiscono questi grafici si osserva il comportamento riportato anche nel grafico qui a fianco. Vedete che la linea arancione negli ultimi giorni presenta questa struttura a picchi, con i punti a valori bassi presi dall'aggiornamento giornaliero alle ore 5, mentre quello con i valori alti alle ore 11. Il grafico riprodotto sul sito considera solo i valori più alti rivelati nella giornata. Resta ancora un'incognita, sul sito di TEPCO, che è l'unica fonte che può fornire questi numeri siamo riusciti a trovare solo gli aggiornamenti delle ore 5. 
      • E' stato reso disponibile l'aggiornamento dei parametri tecnici come letti alle ore 6:00 (JST) di quest'oggi. Trovate il PDF a questo indirizzo e qui sotto la tavola principale. Notate come il valore di dose nel dry-well del reattore 1 sia di 30 Sv/h e che il rivelatore è segnalato come guasto.
      • TEPCO ha sottomesso a NISA un rapporto dettagliato sulle indagini preliminari delle cause dell'incidente.  Il comunicato dice che ci vorrà circa 1 mese per avere la traduzione in inglese di questo documento che per il momento è disponibile sono in Giapponese. Vediamo se i nostri amici che ci leggono dal Giappone posso darci una mano nel tentativo di capire qualcosa un po' in anticipo. Questo è il link al documento originale in Giapponese nella speranza che qualcuno possa darci un aiuto nella traduzione.
      • Sul sito di TEPCO, nella sezione fotografica in Giapponese, sono apparse due nuove serie di immagini. Sono quelle scattate dalla loro webcam di sorveglianza, ma per il momento non sappiamo dirvi altro.
      • 24/05/2011 - 11:15: Continua il comportamento oscillatorio della dose in R1. Restiamo del parere che sia una cattiva interpretazione dei dati forniti. Ecco l'aggiornamento ad oggi nel grafico qui a fianco. Non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dal curatore del sito.
      • TEPCO pubblica due fotografie inerenti ai prelievi di campioni di aria dai reattore 1 e 4. Le immagini non sono tanto significative in sé, ma ci offrono un'occasione importante di vedere gli edifici da distanza ravvicinata. 

      • 24/05/2011 - 19:30: Iniziamo dalla situazione del sensore di dose installato nel reattore 1. Il sito http://atmc.jp/ ha aggiornato il grafico segnalando che il sensore è rotto. Ripetiamo che è da almeno il 16 maggio che TEPCO lo ha dichiarato tale. 
      • Altra notizia importante arriva dai risultati delle analisi isotopiche effettuate sopra i reattori. E' stata campionata come mostrato nelle due fotografie qua sopra l'aria sopra le aperture dei reattori per verificare le effettive emissioni. I risultati sono riassunti nella tavola qui sotto e disponibile anche come PDF.
      • I due reattori in questione, l'1 e il 4, si stanno comportando più o meno allo stesso modo avendo emissioni simili. La domanda è spontanea: questi valori sono tanto o poco? Ovviamente non dovrebbe esserci nessun iodio e cesio in atmosfera, ma per capire se e quanto questi reattori stanno ancora emettendo possiamo confrontare questi numeri con i risultati di test analoghi svolti quotidianamente all'interno della centrale. I risultati sono presentati nella stessa identica forma in questa tabella:
      • Vedete che i valori in aria all'interno della centrale sono decisamente inferiori, il che significa che l'aria intorno alla parte alta dei  reattori è più contaminata di quella nella centrale, ma i livelli di emissioni ci sembrano comunque piuttosto contenuti. Ricordiamo che il campionamento sopra ai reattori è stato effettuato durante l'iniezione di acqua nella piscina per il combustibile esausto e non sappiamo se e in quale modo questo possa aver influito con l'esito della misura.
      • Se vi ricordate nella giornata di ieri avevamo segnalato che a causa di un cambio di direzione nel vento si sarebbe potuto verificare una ricaduta di elementi radioattivi sulla città di Tokyo. I dati MEXT aggiornati alle ore 9 (JST) di questa mattina non evidenziano nessuna ricaduta. Anche i dati di radioattività ambientale sono all'interno del background e non hanno subito nessuna variazione di rilievo.
      • Per quanto riguarda la contaminazione marina, gli ultimi dati disponibili sul sito di MEXT riguardano i campionamenti effettuati tra il 10 e 12 maggio e sono su una vasta scala. In tutti i punti di misura non è stato possibile misurare alcun contaminante. Una mappa più ravvicinata datata 22 maggio (con misure effettuate da TEPCO), mostra livelli di contaminazione rivelabili sono nelle estreme vicinanze della centrale. 

      • Per chi fosse intenzionato a fare un viaggio in Giappone e avesse dubbi sul da farsi, mamoru ha messo insieme una serie di consigli utili e link da tenere sotto mano. Andare a leggere su Giappopazzie.
        Mercoledì 25 Maggio
        Clicca per leggere gli aggiornamenti del 25 maggio 

        • 25/05/2011 - 7:00: TEPCO ha rilasciato un sommario del rapporto che ha sottomesso in lingua Giapponese a NISA nella giornata di ieri. Questo riassunto è disponibile anche in inglese e lo potete trovare a questo indirizzo. Per i reattori 1, 2 e 3, quelli che erano in funzione all'arrivo del terremoto e che avevano i loro noccioli carichi di combustibile, viene presentato lo stato dei vari sistemi durante l'evolversi dell'emergenza. In particolare si sofferma sullo stato del condensatore di isolamento (vedi schema) e ha riportato la sequenza temporale delle operazioni che vi sono state svolte. Dopo una prima decina di minuti in cui il sistema ha funzionato, il condensatore di isolamento è stato chiuso per evitare un troppo brusco raffreddamento del nocciolo. Stando a quanto riportato, questa operazione è prevista da un qualche manuale operativo del reattore e non siamo in grado né di smentire né di confermare questa eventualità. Nell'intervallo di tempo che va dalle 6:18 alle 9:30 è poco chiara l'evoluzione della situazione: TEPCO è convinta che il condensatore di isolamento fosse in funzione, perché ha verificato la formazione di vapore, ma non può confermare lo stato del raffreddamento. Quello che è certo è che alla 1:48 del giorno successivo, la pompa del sistema anti-incendio ha avuto un guasto e il sistema si è interrotto. 
        • Un dettaglio simile degli eventi è presentato anche per i reattori 2 e 3, per i quali viene presentato anche un allegato aggiuntivo con lo scopo di evidenziare i danni al nocciolo. A differenza del reattore 1, dove la ricalibrazione dei sensori di livello dell'acqua nel nocciolo è avvenuta quando gli operatori sono entrati nell'edificio, per i reattori 2 e 3 possiamo solo fare due ipotesi di massima: le letture sono corrette (caso 1) oppure le letture sono completamente sbagliate (caso 2) e l'intero nocciolo è rimasto all'asciutto per un certo numero di ore. Questi scenari (ipotetici) sono poi stati valutati alla luce delle attuali condizioni in base alle informazioni di temperatura che abbiamo dai sensori funzionanti. Il risultato è che per entrambi i noccioli si può avere da una fusione parziale nel caso 1, ad una fusione completa nel caso 2. 

        • Ci sono due aspetti importanti da tenere in considerazione: la temperatura misurata in più punti all'interno del reattore mostra andamenti correlati. Ci sono dei sensori che non funzionano, ma per tutti gli altri quando uno mostra una temperatura in salita, anche gli altri fanno lo stesso. Inoltre il trend dipende dalla quantità di acqua iniettata, il che fa presupporre che questi strumenti stiano davvero funzionando.
          La conclusione di TEPCO è che fusi o parzialmente fusi, i noccioli restano all'interno del RPV (reactor pressure vessel) e che al momento siano sufficientemente raffreddati e non sembrano porre un immediato pericolo di rilascio di ulteriore radioattività.
          Non si può escludere che ci siano dei danni al RPV, in primo luogo alle guarnizioni delle varie valvole e alle saldature delle tubature a causa dell'elevata temperatura e in un secondo luogo all'RPV stesso.
        • Un articolo interessante sulle tre possibili fusioni è disponibile su IEEESpectrum a questo indirizzo.
        • Poco chiara invece una notizia pubblicata su NHK riguardo le misure effettuate sull'aria sopra i reattori 1 e 4.  Ne avevamo parlato nell'aggiornamento di ieri, ma vi riportiamo per comodità la tabella nell'immagine qui a lato. La notizia parla di alti livelli di cesio rivelati sopra il reattore 1 e li quantifica in 360 Bq/m3 per quanto riguarda il Cs-134 per l'unità 1 che è in perfetto accordo con il numero nella tabella. Nella grafica infatti il numero è rappresentato in Bq/cm3 e quindi per poterli rendere comparabili il valore di 3.6E-04 Bq/cm3 deve essere moltiplicato per 1 milione risultando appunto in 360 Bq/m3. Quello che invece non torna è quel 18 volte il limite ammissibile per la centrale. Nella tabella è indicata come referenza la concentrazione massima in Bq/cm3 in cui un lavoratore esposto alle radiazioni può lavorare se opportunamente protetto. Questo numero per il cesio-134 è di 2E-03 Bq/cm3 che confrontato con il valore effettivo della concetrazione ci dice che questa è 0.18 volte (circa un quinto di) quella massima e non 18 volte. Resta da chiarire se NHK abbia utilizzato questo valore di limite o qualche altro valore (esattamente 100 volte più basso!) per eseguire la sua stima.
          La tabella aggiunge un'altra cosa importante: in presenza di più contaminanti, si deve ritenere interdetta l'aria non tanto quando la concentrazione di uno supera l'unità, ma quando la somma di tutti i rapporti supera l'unità. In parole povere, si devono prendere i valori contenuti nella colonna "Scaling factor" e sommarli, se è maggiore di 1, allora si è oltre il limite, altrimenti no. Anche facendo questa operazione si arriva a 0.40 per il reattore 1 (ovvero un po' meno della metà del limite) e 0.14 per il reattore 4 (ovvero un settimo del limite).
          Attendiamo un chiarimento da parte di NHK.
        • Sempre da NHK veniamo a conoscenza che questa mattina alle 9 (JST) il trasferimento dell'acqua stagnante è stato interrotto per permettere delle operazioni di manutenzione sul sistema, ma che più tardi è stato riavviato solo il trasferimento dal reattore 2, fermando quello dal reattore 3 perché le cisterne di arrivo sono quasi piene. Purtroppo è la notizia che ci aspettavamo già da lunedì e che è arrivata.
        • 25/05/2011 - 11:00: TEPCO ha rilasciato una molto dettagliata presentazione degli effetti del terremoto e dello tsunami sulla centrale di oltre 30 megabyte, 87 pagine con tante immagini e parecchi dettagli tecnici. La trovate a questo indirizzo e vi raccomando di scaricarvela e tenerla a portata di mano. (Al momento non ho tempo per leggerla nel dettaglio e farvi un mio commento, che però preparerò al più presto).
        • Da NHK ci arriva la notizia che TEPCO, valutando il danno al combustibile, non esclude una foratura del RPV dell'ordine di una decina di cm. Questo potrebbe essere accaduto nei reattori 1 e successivamente anche nel 2 nelle prime ore dell'emergenza. Non escluderemmo a priori che qualcosa di simile sia accaduto anche in R3. Come abbiano fatto queste stime non ci è dato saperlo, in realtà già sapevamo che il vessel non era più a tenuta stagna visto che l'acqua si sta accumulando un po' ovunque.
        • 25/05/2011 - 14:00: In un articolo di tono, NHK afferma che, nonostante TEPCO continui ad affermare il contrario, il circuito di raffreddamento ad altra pressione, utilizzato in situazioni di emergenza, potrebbe essersi danneggiato durante il terremoto. Questo sistema ha lo scopo di iniettare acqua di raffreddamento nel reattore anche in presenza di una forte pressione di vapore all'interno, ma stando ai dati forniti da TEPCO sulle prime ore dell'incidente. Esperti di NHK analizzando questi dati sarebbero dell'opinione che una tubatura abbia ceduto e portato allo svuotamento del reattore.
        • 25/05/2011 - 18:30: Iniziamo l'aggiornamento serale con alcune indicazioni sull'accumulo di acqua contaminata così come ci viene presentata da TEPCO nel report di oggi (aggiornato alle 7:00 JST).
          • Situazione invariata per l'unità 1, non sono attualmente in corso pompaggi di acqua verso cisterne di stoccaggio e il livello sia nel locale turbine sia nei pozzetti verticali è rimasto invariato.
          • Per l'unità 2 si sta ancora pompando acqua verso il centro di stoccaggio dei rifiuti dal pozzetto verticale. Rispetto alle 24 ore precedenti il livello nel pozzetto si è abbassato di 8 mm, mentre è salito di 22 nel locale turbine. 
          • Per l'unità 3, sappiamo che questa mattina è stato interrotto il pompaggio, ma se i dati di TEPCO sono corretti, già questa mattina si è verificato un forte incremento sia per il locale turbine (+140 mm) sia per il pozzetto verticale (135 mm). Si tratta di aumenti significativi, mentre i giorni scorsi avevamo variazioni di 10 mm o poco più, i numeri di oggi sono decisamente più importanti. 
          • Si è abbassato il livello dell'acqua nel locale turbine del reattore 4 senza che sia stata pompata via. Da capire che l'acqua non stia uscendo in mare. 
          • Per l'unità 6 sono stati trasferiti 200 m3 ieri, e altri 400 nella giornata di oggi. 
        • Per quanto riguarda le temperature, vi riportiamo le misurazione aggiornate ad oggi per i reattori dall'1 al 3. Notate come per il reattore 1 la temperatura stia tornando a stabilizzarsi verso i valori che aveva prima dell'esperimento con aumentata portata. Il numero 2 è constante, mentre per il numero 3 c'è una lieve risalita dovuta all'abbassamento della portata di acqua totale (anti-incendio + circuito primario).
        • TEPCO ha ricevuto i risultati delle misure di plutonio nei campioni di terreno. I risultati restano di fatto come i precedenti, nel senso che due dei tre punti di campionamenti pur avendo concentrazioni di plutonio compatibili con il fondo dovuto ad attività militari passate, hanno una concentrazione isotopica che li colloca come prodotti in questa emergenza. I valori di concentrazione non hanno subito variazioni, il che significa che non ci sono stati ulteriori depositi di plutonio rispetto alle precedenti misurazioni. 
        • Nel grafico qui sotto l'andamento della concentrazione dei contaminanti nell'acqua di mare esattamente davanti agli imbocchi dei 4 reattori danneggiati. A parte il comportamento bizzarro del reattore 2 dove la concentrazione dello iodio non presenta un chiaro andamento a scendere dovuto alla sua vita media, per gli altri la situazione o è stabile o tende lievemente a scendere. Sarà importante verificare come sarà la situazione per l'acqua del reattore 4 domani visto l'abbassamento del livello nel locale turbine.
        • Per quanto riguarda la contaminazione alimentare, abbiamo i dati del ministero della salute per le giornate del 23 e del 24 maggio. Il 23 maggio sono stati resi noti i risultati di 16 alimenti, di cui nessuno sopra i limiti fissati per il consumo e solo 2 con lieve contaminazione. Il 24 maggio altri 38 alimenti, ancora nessuno sopra i limiti, ma 10 contaminati. In particolare, da notare come siano specialmente i pesci e le alghe ad accumulare contaminanti. Due salmoni controllati nella giornata del 24 e provenienti da Hokkaido e pescati nell'oceano aperto, hanno mostrato livelli di contaminazione, sotto i limiti e quasi trascurabili, ma non nulli nonostante la distanza. 
        • 25/05/2011 - 21:30: Un brevissimo aggiornamento per aggiungere questa mappa di contaminazione marina nei pressi della centrale di Fukushima.

        Giovedì 26 Maggio
        Clicca per leggere gli aggiornamenti del 26 maggio 

        • 26/05/2011 - 7:00: Informazioni relative alla radioprotezione dei lavoratori esposti di Fukushima viene richiesta da NISA a TEPCO, che ha recepito la richiesta in un comunicato ufficiale sul proprio sito. Le ragioni per questa richiesta sono le tre seguenti:
          • La concentrazione di materiali radioattivi nell'aria, in particolare quella dello iodio aveva superato i limiti previsti dalla legge sui lavoratori esposti duranti i primi giorni dell'emergenza e ciononostante TEPCO non ha imposto l'uso della maschera pieno facciale per ridurre l'esposizione
          • Due lavoratrici (le stesse di cui abbiamo già parlato il 28 Aprile) hanno superato il livello di 5 milliSv in un periodo di 3 mesi. In più 5 lavoratrici "non esposte" sono state impiegate in operazioni di emergenza e 2 di loro hanno ricevuto una dose superiore a 1 milliSv/anno che è la distinzione tra lavoratori esposti e non esposti.
          • Il terzo punto si riferisce alla centrale di Daini, dove nella settimana dal 14 al 21 aprile, TEPCO non ha effettuato misure di dose, nonostante la dose ambientale esterna era ad un livello da richiederlo.
          In particolare NISA richiede che vengano applicate le seguenti norme precauzionali per la salute e la protezione dei lavoratori:
          1. Aumentare e migliorare le strutture per la protezione del personale direttamente sul sito.
          2. Assicurarsi che ogni lavoratore sia dotato di dosimetro personale. 
          3. TEPCO deve misurare la dose totale (esterna e interna) di tutti i lavoratori per cui non è ancora stata fatta. Tutto il personale deve ricevere una misura di dose interna mensile, anziché trimestrale come avviene di norma.
          4. Ci devono essere controlli medici frequenti per i lavoratori.
          5. Assicurarsi che i livelli di dose registrati dai lavoratori vengano trasferiti al registro nazionale della associazione per gli effetti delle radiazioni (REA)
          6. NISA chiede che ci sia un ricontrollo sul numero delle lavoratrici esposte, perché non ritiene affidabile il modo con cui è stata fatta questa stima l'11 maggio.
          7. In caso che ci sia una violazione della legislazione sulla protezione dei lavoratori esposti ai rischi delle radiazioni ionizzanti, TEPCO deve fare rapporto a NISA immediatamente.
        • Di fatto, questa richiesta ufficiale prende in considerazione gran parte delle perplessità che erano state alzate dalla stampa e ci attendiamo da TEPCO un rapporto dettagliato di come i lavoratori siano protetti e quanto siano già stati esposti.
        • Qui sotto vi riportiamo la tavola con i parametri aggiornati a questa mattina alle 5 (JST) della centrale. Il PDF originale che la contiene lo potete trovare a questo indirizzo. La seconda pagina di questo documento è piuttosto interessante perché riporta quali sistemi sono attualmente in uso per ogni reattore per eseguire le misure riportate sulla tabella, quali strumenti sono guasti e quali hanno un comportamento erratico di cui non è chiara l'origine. 
        • Resta vivo il problema dell'acqua accumulata. Infatti, nonostante la capacità della cisterne installate e disponibili sul sito sia stata riempita per il 90%, il livello di acqua negli edifici turbini e nei pozzetti non è variata sensibilmente a causa delle continue iniezioni di acqua nei reattori. TEPCO sta considerando di trasferire il restante 10% della capacità che voleva tenere come ulteriore margine di sicurezza per evitare che acqua contaminata potesse raggiungere il mare o la falda sotterranea. Nella prima parte del mese di giugno, verrà messo in funzione un sistema di decontaminazione dell'acqua in via sperimentale (NHK).
        • Si è nuovamente guastato il sistema di iniezione di azoto del reattore 1. Questa volta sembra che se ne siano accorti subito e che sia stato sostituito entro 4 ore con un altro. Al momento, TEPCO dice che non si sono registrate variazioni di pressione nel pressure vessel dell'unità (NHK).
        • Avevamo già notato come le foglie di te fossero particolarmente contaminate, probabilmente la pianta di te è in grado di estrarre molto efficacemente i contaminanti dal terreno e fissarli nelle foglie. Casi di contaminazione delle foglie anche sopra i limiti di leggi sono stati trovati anche nelle prefetture vicine e il ministero della salute deve prendere contromisure (NHK).
        • 26/05/2011 - 14:00: Potrebbe esserci una nuova perdita d'acqua nella centrale di Fukushima. Nella giornata di ieri avevamo notato un abbassamento del livello di acqua nell'unità 4, ma la notizia di questa mattina pubblicata da NHK si riferisce ad un abbassamento del livello dell'acqua in una cisterna in cui viene stoccata l'acqua altamente contaminata proveniente dai reattori 2 e 3. Il livello era sceso di 4 e oltre centimetri corrispondenti a circa 57 tonnellate di liquido in circa 20 ore, ma la cosa preoccupante e che ci fa pensare che ci sia una vera e propria perdita arriva dal fatto che il livello continuava a scendere. TEPCO ha assicurato che non sono stati misurati aumenti del livello di radiazioni nelle vicinanze e sarà interessante verificare l'andamento della concentrazione dei contaminanti nelle acque sotterranee. 
        • Per il momento cominciamo a vedere come è l'andamento della contaminazione dell'acqua prelevata davanti ai reattori e all'interno della barriera di protezione che riduce la possibilità di diffusione dei contaminanti. A parte una forte diminuzione (circa un fattor 10 rispetto a ieri) del contenuto di iodio davanti al reattore 4, le altre situazioni sono più o meno stabili.
        • Vista la polemica che era scoppiata qualche giorno fa circa l'eventuale intervento del governo per bloccare l'iniezione di acqua di mare nel reattore 1, oggi TEPCO ha pubblicato la sequenza temporale delle operazioni a riguardo. Trovate il testo originale a questo indirizzo. L'iniezione è iniziata a 14:50 del 12 marzo, ma dopo 3 minuti è stata interrotta (solo 80 tonnellate d'acqua) per inviare una comunicazione a riguardo a NISA. Alle 15:36 c'è stata l'esplosione e alle 18:05 è stata ricevuta da TEPCO la comunicazione del governo. Un'ora (19:04) dopo è ripresa l'iniezione di acqua e due minuti dopo (19:06) NISA è stata informata a riguardo. Apparentemente alle 19:25 un messaggio con scritto che il primo ministro non avesse autorizzato l'iniezione d'acqua marina è arrivato alla centrale e alla sede centrale della TEPCO, ma gli operatori della centrale hanno deciso di continuare l'iniezione per evitare un ulteriore deterioramento della situazione.
        • Una buona notizia arriva dall'esito degli esami della contaminazione dell'aria nella centrale. Non è stato trovato plutonio nel pulviscolo. Ricordiamo che l'inalazione è la via più pericolosa per l'assimilazione di plutonio visto l'altissimo tasso di cancro conseguente. Ecco i risultati per il plutonio nell'aria.
        • 26/05/2011 - 14:10: E' possibile che TEPCO abbia individuato la perdita di cui parlavamo nel precedente aggiornamento. Potrebbe essere in un passaggio da un edificio ad un altro. Restiamo in attesa di ulteriori informazioni (NHK). 
        • 26/05/2011 - 14:30: Arrivano informazioni interessanti da parte di Greenpeace. Innanzitutto hanno pubblicato ieri i risultati delle misure di contaminazione effettuate sui campioni raccolti all'inizio del mese di maggio. I risultati sono contenuti in questi due documenti emessi da ACRO (link), un laboratorio francese, e SCK-CEN (link), un laboratorio belga. Il primo contiene i risultati di 7 campioni di alghe, mentre il secondo 14 campioni tra e pesci. Tutti questi campioni sono risultati in qualche modo contaminati e alcuni anche parecchio. Quello che Greenpeace non ci dice è quanti sono i campioni eseguiti in totale. Il fatto che i numeri seriali con cui hanno identificato i campioni non siano tutti consequenziali potrebbe indicare che ci sono altri campioni di cui non sono stati pubblicati i risultati (non necessariamente). 
        • Sempre da Greenpeace, un'altra lodevole iniziativa è una mappa di dose ambientale e contaminazione che GP tiene aggiornata con i nuovi dati. Peccato che non ci siano dati recenti di dose ambientale (risalgono all'inizio di aprile) da confrontare direttamente con quelli di MEXT aggiornati e che ogni tanto si faccia confusione nello scrivere la data utilizzando il formato anglosassone (mm/dd) mischiato con quello europeo (dd/mm).
         Vai alla mappa.
          • 26/05/2011 - 19:30: Dall'aggiornamento di TEPCO veniamo a conoscenza del fatto che oggi hanno cominciato a svuotare il condensatore del vapore nel locale turbine del reattore 2 come preparazione al cambio del sistema di iniezione di acqua di raffreddamento. Il numero 2 infatti è l'ultimo in cui il raffreddamento avviene ancora attraverso il sistema anti-incendio, mentre per il numero 1 e il 3 si sta utilizzando la linea principale dell'acqua/vapore.
          • A partire da domani inizieranno a spruzzare la resina verde anche sopra gli edifici turbine e i reattori. Per farlo sarà necessario utilizzare mezzi appositi in grado di dirigere il getto più in alto e con un maggior controllo della direzione. Nella grafica qui sotto vedete il piano di copertura che potrebbe subire variazioni in base alle condizioni meteo. Si inizia domani con l'edificio turbine numero 1.
          • Per quanto riguarda la situazione radiologica, qui trovate un aggiornamento circa la distribuzione e il consumo delle derrate alimentari nelle varie prefetture colpite dall'incidente. E' qui che dovete guardare per capire dove possono essere coltivate e poi commercializzate le varie verdure, pescati i pesci e distribuito il latte. Assolutamente da leggere per i nostri amici in Giappone. 
          • I test sugli alimenti resi pubblici nella giornata di oggi riguardano 99 alimenti di cui solo 5 sono sopra la soglia definita dalla legge. Questi 5 campioni sono tutti foglie di te provenienti dalla prefettura di Chiba e anche Gunma e hanno concentrazioni di cesio che arrivano fino 800 Bq/kg. Il limite è fissato a 500 Bq/kg, ma è opportuno fare una riflessione perché è vero che nessuno vuole assumere sostanze radioattive di proposito, ma anche ingerire 1 kg di foglie di te è un'impresa. Piuttosto, visto l'efficienza di assorbimento dal suolo di cesio da parte del te, sarebbe da prendere in considerazione per la bonifica del terreno insieme ai girasoli e alle rape già sperimentate anche nei pressi di Chernobyl. 
          • Alcune letture interessanti consigliate dagli unico-labbers:
            • [LINK] Un sistema per il raffreddamento indipendente delle piscine per il combustibile esausto. Progettato e brevettato dalla Westinghouse, la stessa dell'AP1000, dovrebbe essere in grado di sopportare molto più facilmente condizioni di emergenza come quelle in corso a Fukushima (AnonimaFrancese)
            • [LINK] Una descrizione realistica di quello che potrebbe essere il danno al nocciolo del reattore 2 e 3. E pure qualche commento sul numero 1.
            • [LINK1, LINK2 e LINK3] Una bella analisi tecnica dei primi 30, 60 e 80 minuti dell'emergenza per i reattori dall'1 al 3. Ottima lettura con dettagli tecnici ben spiegati e comprensibili anche per i non tecnici. (mamoru)
          • 26/05/2011 - 20:30: Pubblichiamo alcune mappe di dose oraria come misurata da diversi enti e riassunte in un'unica piantina da MEXT. Vi ricordo che trovate tutti i dati su questo sito internet. Le cartine sono tre, una generale e un ingrandimento per le cittadine di Iitate e Namie.


          • Oltre a queste è interessante dare uno sguardo alla piantina della dose integrata. In quest'altra mappa la dose misurata ogni ora in ogni stazione di misurata è stata sommata a partire da una certa data fino ad oggi. Nella colonna di destra potete vedere per ogni postazione quando è iniziata l'integrazione. Per esempio per il punto di misura numero 33 la somma è iniziata il giorno 23 marzo ed è estesa fino alla giornata di ieri 25 maggio. Nel riquadrino sopra il punto sono indicati 4 numeri:
            • il primo in alto, quello tra parentesi quadre (es. [33]) identifica il punto di misura, 
            • il secondo è il valore di dose in microSv accumulato nel periodo specificato (19190 microSv, ovvero poco più di 19 milliSv per il punto 33),
            • il terzo valore, quello tra parentesi angolari <>, è l'incremento rispetto all'ultima misura,
            • il quarto numero, tra parentesi tonde indica la dose media oraria, che in questo caso non è misurata, ma è calcolata come il rapporto tra la dose accumulata (secondo valore) e il numero di ore che è durato l'accumulo.
          • Su questa mappa ci sono punti che sono particolarmente "caldi" in cui in 3 mesi si è accumulato fino a 20 milliSv. Questa è un stima per eccesso della dose per irraggiamento esterno perché prevede che uno stia all'aperto tutto il giorno, ma non considera l'irraggiamento e la contaminazione interna che potrebbero essere altrettanto importanti. 20 milliSv non è una dose "mortale", ma è il limite massimo annuo per un lavoratore esposto in Italia e quindi richiede un certo livello di attenzione, come controlli medici periodici e monitoraggio della dose assorbita e impegnata.
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